
Guntur, India: nuove speranze contro la lebbra
È con immensa gioia che vi comunichiamo di come cento bambini/e sono stati aiutati ad uscire dall’isolamento in cui si trovavano, solo perché figli di lebbrosi. Nonostante la malattia sia oggi curabile, purtroppo in molti casi il paziente si rivolge al medico quando è troppo tardi a causa della vergogna, quasi fosse una colpa essere malati di lebbra.
Questo perché lo stigma associato alla malattia non è ancora superato e la famiglia di un lebbroso è completamente isolata, rifiutata dalla società. Pensate a cosa possa significare questo per dei bambini, che non hanno colpe, che si vedono privati della possibilità di giocare con gli altri, di andare a scuola e che anzi vengono additati come “appestati” dai coetanei.
Come abbiamo potuto leggere dalle lettere inviate da alcune delle bambine coinvolte nel progetto svoltosi nel distretto di Guntur, e che valgono più di tutte le relazioni ufficiali, la loro vita è cambiata totalmente grazie al sostegno ricevuto. Avere abiti decenti per uscire di casa, la divisa scolastica, libri, quaderni e penne – quello che per noi è proprio il minimo indispensabile – ha permesso a questi bambini di sentirsi finalmente simili agli altri, di avere amici, poter studiare e giocare con loro, una sensazione che, come hanno scritto, ha permesso loro di andare a scuola a testa alta e acquistare fiducia nel futuro!
Ma non solo questo è stato realizzato con il vostro aiuto, perché sono state fornite anche medicine per prevenire o curare i primi segni della malattia, vitto a sufficienza a bambini e alla famiglia e last but not least sono state anche organizzate riunioni con la comunità per far conoscere la malattia, eliminando tutte le credenze relative e insegnando a riconoscerne i primi segni e quindi rivolgersi ai medici per ottenere farmaci e guarire… perché di lebbra, oggi, si può guarire.
Un progetto bellissimo con un impatto forte nella comunità e che ci fa riflettere su quanto sia difficile essere bambini in altre parti del mondo. Quella che segue è una delle lettere ricevute, scritta da una delle bambine della foto:
Cari benefattori, il mio nome è Bhargavi, ho 10 anni. Vivo con mio padre, lebbroso e mia madre che si prende cura di lui. La vita è molto dura a causa della malattia di mio padre. La gente ci tratta con disprezzo e io spesso mi sono sentita triste e ignorata. Non avevamo abbastanza cibo e neppure abiti per poter andare a scuola. Ero molto imbarazzata perché non avevo quello che tutti gli altri bambini avevano.
Ma tutto è cambiato quando ho ricevuto aiuto da persone gentili come voi. Grazie per il vostro supporto, ora ho cibo a sufficienza ogni giorno e non sono preoccupata di avere fame. Inoltre ho ricevuto le medicine per rimanere sana e forte.
Ma il più bello sono i vestiti e la divisa per la scuola. Adesso posso andare a scuola a testa alta, perché sembro come gli altri bambini. Ho ricevuto anche il materiale scolastico, libri, quaderni, penne che mi aiutano a studiare. Posso fare i compiti a casa senza imbarazzo.
Tutto questo mi ha reso felice e piena di speranza. Ora ho fiducia in me stessa e sono stimolata a studiare per realizzare i miei sogni. Da grande voglio aiutare bambini che devono affrontare sfide come ho dovuto fare io, così che anche loro possano sentirsi bene.
Grazie per tutto quello che mi avete dato. Sarò sempre grata per il supporto e la vostra gentilezza. Prometto di lavorare duramente e sfruttare al meglio le opportunità che mi avete dato.
Con profonda gratitudine
Bhargavi