
Bangladesh: attenzione ai più deboli

Questa è la storia di una donna del Bangladesh, che nonostante i suoi problemi aveva trovato la serenità e l’autonomia grazie alle suore di Maria Bambina in Bangladesh. Poi la tragica intromissione di parenti che miravano solo ai suoi soldi e infine la rinascita… Ogni aiuto è sempre indirizzato a far raggiungere l’autonomia, a dare la possibilità a chiunque, anche ai più svantaggiati di vivere nel modo migliore. Anche cadendo e rialzandosi!
Shurma era una ragazza povera e orfana, con qualche deficit e a volte non in grado di badare a se stessa, per questo le suore erano molto attente a prendersi cura di lei. Col tempo ha imparato a fare qualche lavoretto: badare alle mucche, alle capre, alle galline… e si teneva occupata prendendosi cura di questi animali. Le suore la pagavano e lei metteva sempre qualcosa da parte, in banca. Ha lavorato quasi 20 anni con le suore, vivendo da sola in una casetta. Improvvisamente sono comparsi dei parenti, fino a quel momento sconosciuti, che volevano prenderla con sé. Le suore hanno capito subito che in realtà erano interessati al gruzzoletto di Shurma, ma non sono riusciti a convincere la donna di questo fatto. Non hanno potuto impedirle di prelevare tutti i suoi soldi e andar via coi parenti, ma le hanno dato un cellulare, per poter comunicare con lei.
I parenti le hanno subito preso i soldi e anche il cellulare… Per fortuna le suore hanno trovato un altro canale per comunicare con Shurma e hanno saputo che non stava bene, non la tenevano nemmeno in casa, ma sotto un piccolo riparo in bambù vicino alla stalla e non le davano cibo in modo adeguato. Alla prima occasione utile, una delle suore è andata a trovarla, anche se si trovava lontana. Non aveva un indirizzo preciso, ma chiedendo alla gente è riuscita finalmente a trovarla. Che tristezza vedere come era ridotta Shurma! Quasi irriconoscibile… sporca, invecchiata, costretta a bere acqua dalle pozzanghere e mangiare su un piatto sporco…
La suora ha protestato con i parenti, che avevano promesso di prendersi cura di Shurma; intanto lei piangeva e diceva “Per favore portatemi via, mi picchiano, non mi danno cibo, mi hanno tolto tutti i soldi e ora mi tengono vicino alla stalla”. La suora piangeva con lei, ma poi ha chiamato la provinciale e ha subito ottenuto il permesso di portare Shurma in convento per farla riprendere e darle la protezione cui ha diritto. Ora è iniziata la rinascita di Shurma…
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Shurma ritrovata: | il riparo per la notte, | il piatto per mangiare, | l’acqua da bere… |