Settembre 2019 da Buxar (India)
Nella Diocesi di Buxar sosteniamo un progetto pluriennale denominato “Integrated Empowerment Action” (IEA in breve) che punta allo sviluppo delle comunità più svantaggiate, soprattutto i tribali, tramite l’educazione di bambini e ragazzi. Il progetto si svolge in più villaggi della Diocesi, grazie al supporto di vari enti, e ha vari aspetti: per i più piccoli (dai 6 ai 14 anni) si facilita l’accesso alla scuola dando ospitalità negli ostelli parrocchiali, si organizzano delle sessioni speciali di studio residenziale per 15 giorni durante il periodo delle vacanze (per sopperire a ritardi nell’apprendimento), si invitano i bambini a corsi integrativi (di musica, pittura…) e alla celebrazione di varie festività religiose e civili per aumentare la loro socialità e l’autostima; i ragazzi che già frequentano la scuola superiore sono sostenuti da alcuni tutor (all’interno di varie unità distribuite nel territorio) che li seguono negli studi, li spingono ad aprire il loro orizzonte culturale grazie alla lettura e alla partecipazione a incontri di formazione.
Terminato il primo anno, p. Dominic Amalan ci scrive:
“Grazie a questo progetto, ora abbiamo bambini e ragazzi che mettono insieme le loro menti indipendentemente dalla casta, dal colore, dal sesso o dalla religione per migliorare radicalmente l’istruzione primaria nelle comunità di Shahpur e di Belaon. Grazie Gruppo India, per il vostro sostegno in questo momento di bisogno. Le scuole e le unità sono molto riconoscenti per il vostro generoso contributo.”
Il Gruppo India sostiene alcuni ragazzi albanesi nei loro studi e aiuta le suore canossiane a portare avanti varie attività rivolte ai giovani. Ecco la lettera del padre di una delle ragazze che usufruisce di una borsa di studio:
La grandezza di Dio è senza fine!
Lui è capace di suscitare persone come voi che offrite il vostro aiuto a persone che sono in difficoltà. Non so chi siete, ma mi metto in ginocchio e vi ringrazio di cuore a nome di tutta la mia famiglia. Sono Fatjoni, il papà di Klea. Nel sentire che l’aiuto era venuto per lei si è commossa, perché si è sentita pensata e amata. Come papà mi sento un po’ a disagio che a causa della mia malattia non posso dare alla mia famiglia il minimo sufficiente. Ringrazio Gesù che fa crescere bontà e generosità in tanti cuori come i vostri. Lui vi benedica perché la vostra vita abbondi dei suoi doni.
Fatjoni
Giugno 2019 da Allahabad (Uttar Pradesh, India)
Suor Marina svolge la sua missione ad Allahabad dove il Gruppo India invia ogni anno un contributo per la cura e l’assistenza di una colonia di lebbrosi. Ecco cosa ci ha scritto:
Sabato 18 maggio come il solito subito dopo colazione sono pronta con una sorella per andare alla Lepers’ Colony (Colonia dei lebbrosi). Sono contenta che Rudol, che viene dalla Colony a prendermi con l’e-rick (risciò elettrico), è già davanti al Centro di Salute che mi aspetta, perché così potrò andare e ritornare prima che il sole ci faccia bruciare col suo calore. Fino a quel giorno non avevo guardato neanche una volta quanti gradi ci fossero per paura di sentirmi male, ma mi pareva che veramente quest’anno fossero più del solito. Infatti la settimana seguente, esattamente il 29 maggio, mi cade l’occhio sulla prima pagina del giornale che dice “Allahabad, 47.3 gradi Celsius….”.
Mentre quel sabato dispenso medicine agli abitanti della Lepers’ Colony, mi mostrano come parecchi di loro siano pieni di sudamina (un’eruzione cutanea): qualcuno dice che per questo fa bene una certa polvere “Nycil” ma non è la migliore. Chiedo quale altra andrebbe bene e mi dicono la “Dermi Cool” ma costa più di cento rupie.
Senza dire o promettere niente, al mio ritorno ne parlo con le mie consorelle e sento che il Gruppo India ha già stanziato l’aiuto per il 2019/2020, quindi possiamo dare anche il Dermi Cool!!!! Il giorno dopo, non badando al sole cocente ma pensando alla bella sorpresa-dono, vado a fare la spesa ma il nostro venditore non aveva la quantità sufficiente di questa polvere, almeno 30 confezioni; me la promise per il giorno dopo e l’avrebbe mandata a casa; meglio di così non poteva andare.
Appena ricevuto quanto ordinato, Madre Ita si offerse per preparare i pacchettini contenenti il Dermi Cool e tre diversi saponi: uno antisettico, uno normale e uno per indumenti. Senza aspettare il sabato successivo, il mercoledì al mattino presto vado con suor Teresa e M. Ita a distribuire il “fresco” dono. Si può vedere la gioia e gratitudine sui loro volti, e la gioia pure di M. Ita e suor Teresa che sembrano dire: “Mission accomplished” – missione compiuta (per il momento).
Felici loro, felici noi e felici quelli che generosamente aiutano!!!
Con tanti saluti da M. Ita, suor Teresa e suor Marina
Aprile 2019 da Lodonga (Uganda)
Saluti dai membri del comitato direttivo del Lodonga Health Centre, dal personale, dai pazienti e da tutti. Vi siamo molto grati per il vostro sostegno senza fine. La salute della comunità è notevolmente migliorata grazie al vostro sostegno verso questa struttura. Nel 2018 abbiamo potuto curare più di 25.000 persone (tra queste quasi 8.000 bambini) facendo i test antimalaria, distribuendo i medicinali necessari e donando ben 3.000 zanzariere come prevenzione. Quest’anno il numero dei trattamenti è aumentato perché il principale ospedale di riferimento nella zona è in fase di ricostruzione e quindi si è allargato il bacino servito dal Lodonga Health Center.
Il numero di bambini che muoiono a causa della malaria si è notevolmente ridotto. Grazie a tutti coloro che sacrificano il poco che hanno per aiutare questi bambini sofferenti. Che Dio benedica queste mani generose e li arricchisca con altre benedizioni affinché continuino a dare sostegno ai figli di Dio a Lodonga e in molti altri luoghi. L’intera comunità di Lodonga è grata al Gruppo India e prega Dio di benedire le famiglie di tutti coloro che hanno generosamente contribuito a sostenere la cura dei loro figli.
Suor Agnes Mileya
Il costo di una zanzariera è intorno ai 5 euro (codice LODZ) e qualunque contributo è utile all’acquisto dei medicinali (codice LODM).
Marzo 2019 da Vizag (Andrha Pradesh, India)
Suor Cini a nome di tutta la comunità di Vizag ci ha raccontato un po’ di quanto è accaduto nell’ultimo anno. In particolare, la storia di Devupalli K., che hanno incontrato un giorno mentre vendeva frutta marcia sul ciglio della strada. Le suore hanno parlato con lei, hanno saputo che ha una bambina e che suo marito è morto di tubercolosi. Non avendo altre possibilità, era solita andare al mercato di una vicina cittadina e raccogliere i frutti buttati via; poi si sedeva sul ciglio della strada e vendeva quel che poteva per racimolare qualche spicciolo. Le suore sono rimaste colpite dalla sua povertà e dal suo impegno: le hanno anticipato una piccola somma da parte del Gruppo India che Devupalli usa per comprare la frutta fresca dal mercato e rivenderla sulla strada del suo villaggio. Lei è molto grata e felice, perché la sua vita ha avuto una svolta che non avrebbe mai immaginato.
Un’altra piccola grande storia di micro-credito ha come protagonista Vajrapu S. che nonostante gravi problemi alla schiena è diventata l’unica che può portare qualche soldo in casa. Infatti suo marito, che era un fornaio, è morto improvvisamente a causa di un attacco di cuore e l’unico figlio (che faceva l’operaio edile) è caduto dall’edificio a due piani dove stava lavorando e si è fratturato malamente la mano destra. I medici hanno detto che non sarà più in grado di lavorare… Ora con un prestito delle suore Vajrapu ha avviato un piccolo commercio di articoli casalinghi, che le consente di mantenere sé stessa e il figlio.
Ci sono poi i bambini del doposcuola, circa 25. Provengono da famiglie povere e incapaci di aiutarli nello studio: senza il supporto del Gruppo India resterebbero ben presto indietro e probabilmente abbandonerebbero la scuola. Invece pian piano stanno migliorando, come si vede dai test che fanno ogni sabato.
“Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra sentita gratitudine e vi ringraziamo per averci aiutato ad aiutare i poveri.
La vostra gentilezza sarà sempre ricordata. Vi ricordiamo nelle nostre preghiere, grazie per averci offerto la vostra mano.”
Febbraio 2019 da Narengi (Assam, India)
I bambini della Casa della Luce “Jyoti Niketan” di Narengi hanno inviato una bella letterina a tutti voi, cari benefattori:
Cari amici benefattori,
eccoci a voi, con tanta gioia. Non vi conosciamo fisicamente, ma sappiamo che avete un cuore grande, pieno di bontà. Vi vogliamo bene come ne vogliamo alle nostre suore che ci fanno da mamma e ci aiutano a crescere sani e onesti. Il “Gruppo India” è per noi la nostra seconda famiglia. Vi vogliamo ringraziare per quello che fate per noi e vi vogliamo dire che faremo il possibile per non deludervi mai.
Le nostre suore sono bravissime. Spesso noi e loro siamo tanto bravi da meritare premi perfino a livello statale. Il merito dei nostri successi è più delle nostre maestre che nostro, ma soprattutto è vostro… noi siamo fieri di voi tutti.
Questa scuola per noi non è solo una scuola, ma è una casa, anzi, la nostra casa.
Siamo contenti. Non ci manca nulla. Impariamo tante cose, anche musica. Facciamo anche sport. Cantiamo, danziamo, ci prendiamo cura della casa, e di tutte le nostre cose. Sappiamo anche pregare e un’invocazione speciale per voi non la dimentichiamo mai.
Carissimi, ciao! Aspettiamo una vostra visita! Vi abbracciamo con affetto.
I vostri bambini della “Casa della Luce” – Narengi, Assam
Gennaio 2019 da Lodungokwe (Mararal, Kenya)
Un cordiale saluto a tutti gli amici del Gruppo India! Spero stiate bene e che siano fruttuosi tutti i vostri lavori.
A luglio dell’anno scorso (2018) abbiamo ricevuto il vostro supporto per iniziare il programma d’istruzione dei bambini pastori nella nostra comunità (i Chakuti). Eravamo partiti con un gruppo di 25 bambini che abitano in Lodungokwe e alla fine dell’anno accademico, a novembre, sono diventati quasi 34, tra i quali anche ragazzi che non avevano potuto frequentare la scuola pubblica, avendo dovuto curare il gregge di famiglia.
Le lezioni sono state svolte in un’aula con l’elettricità, possibilità rara in questa zona. La frequenza scolastica è buona anche se alle volte gli elefanti circondano il nostro villaggio ed, essendo pericolosi, ne vietano l’accesso; altre volte, in assenza di luna, il buio della foresta non aiuta i bambini più piccoli a raggiungere la scuola.
La loro insegnante si chiama Teresa ed era una professoressa volontaria della scuola pubblica; adesso il pomeriggio e la sera ci aiuta con l’educazione dei bambini pastori e delle loro madri. È molto apprezzata e fa un grande lavoro nel motivare i bambini che la sera, alla fine di una intensa giornata di lavoro con il gregge, si approcciano allo studio… Ogni giorno, come da programma, offriamo loro un po’ di cibo,così da motivarli ulteriormente a venire ogni sera a lezione. Molti non hanno un buon cibo a casa e mangiando poco, il programma dà loro un luogo dove poterlo fare ogni giorno.
Dalla fine di novembre fino a dicembre i bambini sono stati in vacanza. Hanno ripreso il 4 gennaio il nuovo anno scolastico. Le presenze giornaliere si aggirano tra i 20 e i 26 e speriamo che il loro numero aumenti.
Contemporaneamente al programma dei bambini pastore abbiamo iniziato anche la scolarizzazione delle madri, perché avevano espresso il desiderio di poter studiare anche loro. Abbiamo cosi organizzatole loro lezioni 4 volte alla settimana; anche se questo programma non era presente nel progetto iniziale, lo stiamo realizzando con lo sforzo di tutti.
L’esperienza è abbastanza positiva; frequentemente arrivano 12 donne a studiare dalle 3 alle 4 del pomeriggio e ogni venerdì portano il loro latte per il tè e noi lo zucchero, così da condividere con loro un tempo in amicizia.
Voglio ringraziare il Gruppo India per il supporto nella educazione di questi bambini e delle loro madri. È una sfida grande, ma grazia alla vostra generosità possiamo offrire questa opportunità a coloro che non ce l’hanno.
Sempre disponibile per qualsiasi domanda.
padre Jimmy Alexander Gil
Leggi le lettere arrivate in precedenza: 2018 – 2017 – 2016 – 2015 – 2014