Settembre 2023 da Shen Vlash (Albania)
Shen Vlash è un villaggio nei pressi di Durazzo. Qui operano le Suore Canossiane che hanno di recente lanciato il progetto “Via dalla strada”, grazie al quale danno a una cinquantina di bambini e ragazzi la possibilità di passare il loro tempo libero in un ambiente protetto, dove imparare cose nuove o rafforzare quanto appreso a scuola, togliendoli dalla strada dove possono trovare pessimi esempi di vita. È un centro aperto a tutti, indipendentemente dalla religione seguita, per imparare a vivere tutti insieme e sostenersi a vicenda. I più grandicelli sono guidati a prendersi cura dei più piccoli, tramite appositi corsi di formazione.
Prima di tutto, vi salutiamo con tanta riconoscenza e, insieme a voi ringraziamo il Signore per averci accompagnati durante il secondo anno del progetto “Via dalla Strada”, incominciato a settembre 2021. Ringraziamo voi per averci sostenute con il vostro prezioso contributo e per il vostro sostegno morale e spirituale; così questo altro anno di attività è stato portato a termine, grazie anche alla presenza preziosa di collaboratori e animatori. Così siamo qui a raccontarvi l’esperienza fatta, un po’ come i discepoli di Gesù che conclusa l’esperienza missionaria tornano da Lui per dirGli quanto avevano vissuto.
La nostra piccola esperienza in un piccolo villaggio di periferia abbraccia fratelli e sorelle di varie età, di condizioni piuttosto semplici, umili, poveri ma dignitosi, desiderosi di bene, di futuro migliore soprattutto per i giovani. Come racconta Klodi nella sua esperienza siamo sempre “abitati” dalla presenza di Cattolici, Musulmani, Ortodossi. Queste tre presenze si armonizzano bene senza alcun problema. Solo una volta, all’inizio della preghiera, c’è stato questo dialogo con due ragazzini: “Noi andiamo a casa… – Perché? È un momento bello anche questo! – Sì, ma la preghiera la fanno i cattolici”. Ci è piaciuta tale affermazione, il Signore ci conceda di essere sempre coloro che pregano per tutti i figli di Dio.
Qualche esperienza negativa tra ragazzi/e si verifica, non tanto a livello di fede, ma di comportamento: il bullismo. Ci sostengono alcune parole della nostra Fondatrice. Lei dice: “La Canossiana deve vegliare da madre, brillare da contenta, dormire da affaticata… deve formare il cuore”. Veramente mettere in atto queste affermazioni non è sempre facile, ma poiché non è impossibile ci proviamo. I risultati sono nelle mani di Dio, ma anche visibili alla nostra esperienza. Si arriva al perdono reciproco tra i ragazzi, all’integrazione, alla condivisione… Di questo ringraziamo il Signore, perché Lui ci precede, ci accompagna, ci sostiene.
Da quest’anno siamo affiliati alla parrocchia San Giorgio, distante tre-quattro chilometri. Alcune esperienze le abbiamo vissute insieme sia in parrocchia che nel nostro centro, con lo scambio di presenze di animatori e di ragazzi. L’esperienza più bella? Il Grest estivo, che ha coronato l’anno pastorale, vissuto con la presenza di un gruppo parrocchiale venuto da Malta nella parrocchia.
L’Oratorio del Centro vede lo svolgersi di diverse attività oltre a quelle ludico-sportive e le attività in se stesse sono formative perché si cerca di motivare tutto ciò che si fa, di trovare il senso di ogni cosa e metterlo in evidenza valorizzando anche le minime cose, le esperienze più semplici come pulire gli ambienti appena utilizzati.
Durante l’anno ci sono stati corsi di lingua inglese realizzati con gruppi di varia età: dalla prima classe elementare fino alle medie e alcuni del ginnasio. Frequenza tre volte alla settimana, poi un concorso finale a premio e una dolce merenda hanno concluso questa attività. Due ragazzi dell’ultimo anno del ginnasio hanno sostenuto con successo gli esami presso un Centro che rilascia un certificato che aumenta il punteggio per l’entrata all’università.
I ragazzi di oggi preferiscono smanettare sul cellulare o giocare a calcio e a pallavolo anziché usare mani, tempo e volontà per altre attività, ma motivati riescono a realizzare lavoretti piacevoli, come per esempio cestini fatti con origami, braccialetti… che alla fine diventano un regalo per qualche amico/a o un familiare. I più piccoli hanno realizzato su cartoncino dei fiori con semi di zucca o con foglie di pigne sgranocchiate; altri la casetta di una lumaca con i noccioli delle prugne…
Un gruppo di giovani ha seguito un cammino formativo con incontri settimanali, plasmato anche sull’anno liturgico. Hanno sperimentato la gioia e la fatica del cammino, hanno visto anche i frutti che ne sono venuti. Alcuni momenti formativi li hanno vissuti nella sede parrocchiale e hanno collaborato nel preparare una recita per Natale. Alcuni di loro hanno ricevuto il grande dono di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Ora si sta pensando a come far risuonare questa esperienza tra di loro e con altri giovani.
Ringraziamo il Signore che un altro anno pastorale si è concluso dopo aver sperimentato la sua continua benedizione.
Suor M. Antonietta Salinardi, FdCC
Abbiamo anche ricevuto due testimonianze da animatori del Grest. Una è di Klodi, una mamma che si offerta come volontaria per sostenere con la sua esperienza i giovani animatori di questa avventura estiva; l’altra è di Mario, un diciassettenne che per la prima volta ha svolto il ruolo di animatore. Le potete leggere qui.