Periodicamente i membri del Comitato Gruppo India visitano le località aiutate, per verificare il buon uso delle offerte inviate, i progressi avvenuti e capire le nuove necessità. Altre notizie ci giungono dai missionari, che ci fanno partecipi dei loro piccoli grandi successi e ci trasmettono le loro gioie e le loro difficoltà.

Ecco alcuni degli ultimi messaggi arrivati…

Febbraio 2025 da Gopalapuram (India)

Gopalapuram è una città dell’Andhra Pradesh che si trova in una zona dove vivono molti tribali, non riconosciuti nel sistema delle caste indiane e per questo emarginati e lontani da quelle che dovrebbero essere le normali vie per uno sviluppo sociale. Il Gruppo India sostiene qui la missione delle Suore Canossiane dal gennaio 2017 dopo la visita effettuata solo due mesi prima. Il primo aiuto è stato destinato all’ostello, perché molte delle bambine e ragazze soffrivano di anemia e denutrizione; poi, man mano che la missione cresceva, il nostro aiuto è stato ritenuto più utile per consentire a qualche giovane di proseguire con gli studi superiori e dare assistenza in campo sociale, per favorire uno sviluppo destinato a cambiare la povera realtà di questa zona.

Con sentita gratitudine, noi, Suore Canossiane della missione di Gopalapuram, estendiamo i nostri sinceri ringraziamenti al Gruppo India per il vostro incrollabile sostegno e la vostra generosità. Il vostro aiuto ci ha permesso di raggiungere molte comunità tribali, con un impatto profondo sulle loro vite. La vostra generosità ci ha ispirato a estendere la compassione e a soddisfare i bisogni dei meno fortunati, toccando la vita di numerosi individui e famiglie.

Grazie al vostro aiuto, abbiamo dato colore ai sogni di molti, abbiamo cercato i poveri veramente meritevoli e abbiamo espresso amore compassionevole fornendo risorse essenziali. I vostri contributi ci hanno permesso di assistere coloro che lottano con problemi di salute per ritrovare la salute e la speranza. Per tutti questi risultati, vi ringraziamo dal profondo del cuore.

Alcuni risultati della nostra missione con l’aiuto del Gruppo India:

studenti che avevano abbandonato anzitempo gli studi sono stati aiutati a essere ammessi in diverse scuole

alcune persone sono state assistite nell’ottenere la pensione o tessere che danno diritto a riduzioni (molti non sanno di avere questi diritti, bisogna aiutarli a rivendicarli…); per esempio una vedova ignorante ha così ottenuto i certificati di nascita e poi il reddito di casta per i suoi figli

abbiamo accompagnato molti pazienti in vari ospedali, favorendo la comunicazione col personale sanitario

abbiamo dato assistenza agli agricoltori nella commercializzazione dei loro prodotti

abbiamo sostenuto molte famiglie a liberarsi dalle grinfie dei debiti e fornito viveri ai bisognosi.

Abbiamo aiutato due famiglie ad avere una casa. C’era un programma governativo che dava un sostanzioso supporto economico per la costruzione a chi avesse già scavato le fondamenta per proprio conto ma le famiglie di Bharathi G. e Chandramma A. non potevano affrontare questo primo sforzo. Col nostro aiuto hanno gettato le basi delle loro case e ora proseguono con i lavori mano a mano che ricevono i fondi governativi.

Abbiamo anche organizzato incontri per i volontari, in modo da avere un gruppo sempre più preparato e poter così ampliare l’attività e visitare nuovi villaggi per identificare i bisogni. Non sono mancati i momenti di gioia e di condivisione in occasioni speciali, come i 50 anni di vita religiosa di suor Mary Marshall festeggiati donando aiuti alimentari a 50 persone particolarmente bisognose.

Non sono mancati i dolori, come quello di Nagaraj un giovane che abbiamo conosciuto solo 5 mesi dopo che è stato colpito da un ictus. La sua vita era stata sempre dura: la mamma morta di parto, il padre quando lui aveva solo 5 anni… era stato cresciuto dalla nonna e non aveva studiato. Costretto a fare lavori saltuari per sopravvivere, la solitudine e la mancanza di amore lo hanno portato all’alcolismo e alla disperazione. Poi l’ictus, che l’ha lasciato semi-paralizzato e incapace di parlare. Era affidato solo alle cure dell’anziana nonna, ma noi l’abbiamo affiancata e con il sostegno del Gruppo India, abbiamo fornito cibo, aiuti finanziari per le visite in ospedale e medicine. Nonostante i nostri sforzi, le condizioni di Nagaraj sono peggiorate e dopo un altro ictus è arrivata anche la morte, che ci ha lasciato un profondo senso di perdita e domande senza risposta. Abbiamo pregato per la sua anima e per tutti coloro che soffrono in isolamento. Questa storia straziante ci ricorda l’urgente necessità di raggiungere le persone disperate e sole, offrendo loro speranza e amore nei momenti più bui.

La distribuzione di aiuti in occasione della festa di suor Mary Il gruppo dei volontari che collaborano con le suore

Gennaio 2025 dal Bangladesh

Le suore di S. Maria Bambina assistono circa 1200 bambini/ragazzi in tre diverse strutture a Jessore, Kellabari e Dinajpur in Bangladesh. Quest’anno oltre al ringraziamento e a qualche notizia specifica da ognuno degli ostelli o scuole, ci hanno inviato alcune storie di giovani che ce l’hanno fatta, che sono usciti dalle catene delle povertà grazie al loro impegno e al sostegno ricevuto dalle suore e dal Gruppo India.

Di seguito trovate le parole della nuova provinciale suor Maria Goretti, che ha sostituito suor Lucy Purification che conoscevamo da anni; poi qualche breve notizia da ognuna delle tre città dove sosteniamo le suore di S. Maria Bambina.

Con tanta riconoscenza e cuore grato colgo questa occasione di ringraziarvi per la vostra carità ed aiuto che voi fate per il Bangladesh. Vi mandiamo i nostri cari saluti di Buon Anno Nuovo da parte delle suore, genitori dei bambini e dai bambini.

Noi siamo veramente molto grati a voi per la vostra generosità, supporto, amore per i poveri e più bisogni. Da meta dell’anno scorso fino a oggi siamo sotto un Governo ad interim; non sappiamo quando finirà questa situazione però noi andiamo avanti sentendoci nelle mani di Dio.

Ringrazio Dio e tutti voi con cuore grato per la vostra bontà e carità. Assicuriamo le nostre preghiere per voi: che Dio vi benedica, ricolmi le vostre vite con tanta gioia, pace e serenità. Sono suor Maria Goretti Cruze la Nuova Provinciale Superiora dal Bangladesh. Tanti saluti anche da parte di suor Lucy Purification. Vi aspettiamo in Bangladesh, quando è possibile fateci una visita, noi e i nostri bambini assieme con loro genitori saremo molto felici di vedervi tra noi.

Grazie di tutto e rimaniamo unite nella preghiera. Con tanto affetto,

Suor Maria Goretti Cruze

St. Joseph’s School a Dinajpur

Quest’anno è stato un anno molto speciale per noi. La situazione politica non è buona. È la prima volta nella storia che gli studenti mettono sotto accusa il governo e l’impatto è molto negativo in ogni settore, specialmente in quello dell’istruzione. Ma i nostri ragazzi cercano di studiare. Anche noi cerchiamo di accompagnarli negli studi. Oggi i bambini provengono per lo più da famiglie disagiate. Soffrono molto. Ma le suore cercano di dedicare loro più tempo, consigliandoli.

Vi ringrazio molto per la vostra collaborazione. I nostri bambini e i loro genitori vi sono grati e continuano a pregare per voi. È vero che i prezzi aumentano di giorno in giorno, ma facciamo del nostro meglio per dare loro cibo nutriente, anche se non sono in grado di contribuire molto. Ma sono desiderosi di imparare cose nuove, hanno voglia di studiare e questo ci dà la speranza di essere con loro e di aiutarli a crescere. Speriamo che siano in grado di camminare con le proprie gambe e di essere al fianco della loro famiglia per vivere in modo migliore.

Suor Helen

Sacred Heart Convent a Jessore

I bambini sono poveri ma hanno tanta voglia di imparare e di raggiungere l’indipendenza. Sono nutriti bene perché possano studiare bene e possano usare i loro talenti in modi diversi. Vi sono grati e continuano a pregare per voi. Alcuni studenti sono molto creativi e sanno adattarsi bene. Le suore li aiutano sempre dando valori spirituali e morali affinché possano crescere bene.

Sono aperti ad aiutare gli altri, a stare al fianco dei bambini più deboli, cercano di imparare dagli altri, con gli altri. Cercano di costruirsi una vita felice e continuano a pregare per tutti voi, affinché il grande lavoro che state facendo per loro si svolga in modo meraviglioso. Dio vi dia buona salute.

Suor Lily

Ostello Christo Jyothi Convent a Kellabari

Questa è una zona molto povera. La gente soffre di ogni cosa. Non hanno abbastanza terra da coltivare. In famiglia sono in tanti ma non sono in grado di occuparsi dei figli singolarmente. Per questo motivo mandano i bambini in collegio, ma non sono in grado di pagare le rette. Non hanno un lavoro adeguato e non sono in grado di sostenere le spese. Molti si sono convertiti dall’induismo al cristianesimo. Ma a volte continuano anche i loro riti precedenti, altre volte tornano alle loro credenze. Il livello di fede è molto basso. A volte i musulmani li disturbano, portando via la terra con la forza, perché sono persone molto semplici; per paura a volte scappano in altri luoghi. A volte diventa difficile per le suore accompagnarli, ma cercano comunque di stare con loro, di ascoltarli e di essere al loro fianco soprattutto per l’educazione dei bambini. Alcune ragazze sono tenute in collegio perché a casa non avrebbero la possibilità di studiare.

Quando i bambini provengono da famiglie disastrate hanno maggiori difficoltà a rimanere in collegio, perché gli altri genitori mensilmente vengono a trovare i loro figli, ma per i bambini delle famiglie in difficoltà spesso non c’è nessuno. In ogni caso, i bambini lottano molto per emergere, sono desiderosi di studiare e di diventare indipendenti.

Suor Mildred

Qui potete trovare un’altra lettera dal Bangladesh, di alcuni anni fa.

Leggi le lettere arrivate in precedenza: 20242023202220212020201920182017201620152014